The Earth Day 2021

Il tema della Giornata Internazionale della Madre Terra 2021 è Restore Our Earth e comprende cinque programmi principali: The Canopy Project, Food and Environment, Climate Literacy, the Global Earth Challenge e The Great Global CleanUp.

 

La Terra è un pianeta vivente, forse l’unico per miliardi di km nello Spazio. Ci ha dato la possibilità di esistere come specie, una delle molte che sono esistite e delle tante che tuttora esistono, non si sa ancora per quanto, molti pianeti anche a noi vicini appaiono desolatamente morti, forse un tempo non lo sono stati. È la Madre che permette la Vita e Madre Terra è stata generosa e severa con i suoi figli, lo è stata da sempre e lo sarà anche con noi. Oggi si celebra il suo giorno ma dovrebbe essere il giorno della nostra consapevolezza. Una Madre va amata e rispettata ma noi non lo stiamo facendo. Non siamo ancora abbastanza consapevoli del suo amore e di quanto ci sta dando. Il problema quindi è la mancanza di una consapevolezza e questa può venire solo dalla conoscenza e dall’educazione. La conoscenza è qualcosa di oggettivo che non cambia ma si acquisisce con la scoperta e l’apprendimento, l’educazione che segue e si affianca alla conoscenza è un processo di trasformazione, una strada certo in salita per dei cervelli in cui spesso predomina tuttora la parte rettiliana e poco quella autocosciente, ma alla fine è questa trasformazione che determina la differenza e può cambiare il nostro mondo in meglio.

Che tipo di educazione ci serve se vogliamo continuare ad esistere su questo pianeta? La Carta della Terra dice: “Dobbiamo capire che quando le necessità di base sono sufficienti per la nostra sussistenza, l’avanzamento umano non può basarsi sull’avere sempre di più ma primariamente sul passare ad essere migliori.” È giunto il momento in cui possiamo raggiungere questa consapevolezza e trovare gli strumenti e le modalità per coltivarla e diffonderla. La tragedia della pandemia ci ha dato il tempo di fermarci e riflettere, se non lo faremo saremo degli stolti. Il nostro vero benessere è strettamente legato a quello del pianeta. Questa è la verità indiscutibile.

Nel processo educativo per indirizzare al meglio le sfide del nostro tempo deve essere quindi inclusa una corretta connessione con la Natura. Tale presa di coscienza non può essere demandata alle sole famiglie che ovviamente hanno un ruolo importante ma relativamente incisivo, deve essere la collettività a tutti i suoi livelli ed i suoi decisori in primis a promuovere e sostenere un modello che ovviamente si scontra con quello consumistico e finanziario-affaristico che ha portato alla crisi di sostenibilità. Ricordiamoci sempre che anche uno sviluppo tumorale senza limiti apparentemente ha successo con una sottrazione egoistica delle risorse ma alla fine uccide chi lo ospita.

La natura esiste, anche nelle nostre città, lo abbiamo scoperto con sorpresa durante i mesi di stretta restrizione, quando abbiamo visto apparire nei “nostri” luoghi animali che vivono abitualmente nascosti e relegati, e forse lo abbiamo potuto meglio comprendere quando chiusi tra i muri delle nostre case e dei nostri veicoli, respirando aria malsana ci sognavamo una passeggiata in un bosco o in un parco naturale. Una natura più sana rende anche noi più sani.

Rieduchiamoci a pensare che siamo parte imprescindibile della Natura, che siamo interdipendenti a livello globale ritorniamo a vedere il nostro pianeta come la Madre, sentire una responsabilità universale, quella di una grande famiglia, a vivere una vita più sobria ma più ricca di affetti ed emozioni positive, è tempo di tornare ad ammirare la vita sul nostro pianeta non solo attraverso dei documentari alla televisione, ma con il contatto diretto con un semplice fiore o un insetto che sembra apparentemente inutile ma che fa parte della rete che sostiene la nostra possibilità di esistere come specie e quindi va anch’esso salvaguardato. Insegniamolo ai nostri figli ed ai nostri nipoti durante una passeggiata. Il pianeta un giorno sarà nelle loro mani e a seconda di ciò che potranno vivere ci saranno riconoscenti oppure no.

Dario Sonetti FpS

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