22
Maggio Giornata Mondiale della Biodiversità
Il 22 maggio si celebra la giornata
mondiale della Biodiversità indetta dalle Nazioni Unite. Secondo
biologi e naturalisti la specie umana potrebbe rappresentare per
animali e vegetali ciò che un asteroide fu per i dinosauri 65 milioni
di anni fa. Vero e proprio “Barometro della vita”, secondo una
definizione della rivista Science, la Lista, messa a punto dall’Unione
internazionale per la conservazione della natura (lucn), assegna a più
di 70mila specie una categoria di rischio. Si va dalle specie estinte
a quelle fuori pericolo, passando dagli organismi che ormai
sopravvivono solo in cattività a quelli che, a vari livelli, sono
minacciati di estinzione. Il biologo di Harvad Edward Owen Wilson più
di un decennio fa ha quantificato in 30mila specie l’anno la perdita
di biodiversità terrestre, e sintetizzato il peso dell’uomo sulla
diversità biologica coniando un curioso acronimo, “HIPPO”. Parola in
cui la “H” sta per “Habitat loss”, cioè la perdita di ambiente
naturale in favore di coltivazioni e insediamenti umani; la “I” per
“Invasive species”, le specie aliene introdotte dall’uomo in
ecosistemi diversi da quelli d’origine, che proliferano in maniera
incontrollata fino a sterminare quelle indigene: le due “P” per
“Pollution”, l’inquinamento antropico e “Population”. “L’incremento e
la diffusione delle aree urbane e delle relative infrastrutture –
aggiungono gli esperti della Convenzione Onu sulla biodiversità – ha
determinato un aumento dei trasporti e del consumo energetico, con la
conseguente crescita delle emissioni di gas serra e inquinanti
atmosferici. Inoltre – sottolineano gli studiosi di biodiversità – la
trasformazione dei terreni da naturali, come le foreste, ad altre
destinazioni d’uso semi-naturali come le coltivazioni, o artificiali
come le infrastrutture, non solo sta provocando la permanente, e in
molti casi irreversibile, perdita di suolo fertile, ma ha anche altri
effetti negativi, come l’alterazione degli equilibri idrogeologici.
Nel 2010, in occasione dell’Anno internazionale della diversità
biologica, il nostro ministero dell’Ambiente ha messo a punto la
“Strategia nazionale per la biodiversità”, un documento suddiviso in
tre punti cardine: biodiversità ed ecosistemi, biodiversità e
cambiamento climatico, biodiversità e politiche economiche, che devono
trovare attuazione nel decennio 2011-2020.
Il 5 maggio 2021 è stato adottato il Rapporto conclusivo sull'attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità,
che analizza lo stato di conservazione
della biodiversità e lo stato di attuazione degli obiettivi specifici
delle 15 aree di lavoro, traendo insegnamento dall'esperienza maturata
in vista della definizione della nuova Strategia per la Biodiversità
al 2030.
Roma, 21 maggio 2021. Rapporto finale G7.
«Riconosciamo con grave preoccupazione che le crisi senza precedenti e
interdipendenti del cambiamento climatico e della perdita di
biodiversità rappresentano una minaccia esistenziale per la natura, le
persone, la prosperità e la sicurezza». E’ l’allarme lanciato dai
ministri del clima e dell’ambiente del G7 al termine della riunione
che li ha visti impegnati in una due giorni di lavori. Il G7 clima e
ambiente della Presidenza britannica ha però dimostrato che
ricostruire non è solo auspicabile ma anche possibile, a condizione
che ci impegniamo in un cambio di passo radicale, rafforzando l’agenda
ambientale globale per affrontare le due crisi congiunte del
cambiamento climatico e della perdita di biodiversità in modo
sinergico e improrogabile. L’esito positivo raggiunto oggi può fare da
volano per un risultato ambizioso negli eventi multilaterali che si
svolgeranno nei prossimi mesi. La massima ambizione sia per il
cambiamento climatico che per la biodiversità può raggiungere il suo
apice nel “Nature Compact G7 2030” dei Capi di Stato, una via
importante da seguire per aumentare gli investimenti e sostenere la
transizione verso un’economia realmente positiva per la natura. Il
documento redatto oggi abbraccia molti temi in modo esaustivo, ed è un
trampolino di lancio per definire l’azione internazionale necessaria
ad affrontare le crisi dei cambiamenti climatici e della biodiversità.
Il testo approvato rende concreta l’azione dei Paesi G7 attraverso
l’adozione di “impegni per l’azione” nel settore clima ed energia, e
“iniziative” nel settore ambiente lanciate dalla Presidenza britannica
al fine di sostenere gli sforzi per gestire in modo sostenibile le
risorse naturali in tutto il pianeta.
L’importanza della gestione sostenibile
delle Foreste.