Relazione missione Costa Rica - Nicaragua 2007
Cosa abbiamo fatto (in due parole per chi non ha tempo!)
- visita alle scuole gemellate e consegna del materiale per l'interscambio sul Progetto Biodiversità
- incontro con l'ambasciatore italiano in Costa Rica
Relazione dettagliata
L'annuale missione di Gev Modena - Foreste per Sempre in Costa Rica e Nicaragua si è conclusa felicemente nei giorni scorsi con la piena realizzazione dell'intenso programma previsto. Nel gruppo dei 15 partecipanti, oltre alle Gev di Modena e Parma erano presenti in qualità di nostri ospiti il naturalista Francesco Mezzatesta fondatore della LIPU ed il direttore del Parco Regionale Fluviale del Taro, nonché consigliere nazionale del WWF Franca Zanichelli che ci hanno scelto per la loro prima visita al Paese della Biodiversità a causa dell'interesse che abbiamo suscitato per i nostri progetti di cooperazione ambientale ormai ultradecennali e con caratteristiche di innovatività sul versante dell'applicazione del protocollo di Kyoto per la conservazione delle foreste tropicali e della loro ricca biodiversità.
La permanenza non poteva che iniziare con una visita all'Istituto Nazionale di Biodiversità con cui l'Università di Modena ha istaurato da alcuni anni un accordo di cooperazione e scambio a livello scientifico. Il Direttore Alfio Piva, che negli anni passati abbiamo insignito del "Riccio d'oro" per la collaborazione e l'amicizia che lo lega da tempo con le Gev di Modena, ci ha introdotto al lavoro del prestigioso Istituto spiegandoci cosa si sta facendo per conoscere, conservare ed utilizzare sostenibilmente la biodiversità di Costa Rica. Una guida ci ha poi fatto visitare INBioparque, la fantastica struttura creata per informare ed educare alla conservazione della biodiversità tropicale.
Come prima meta del nostro programma siamo quindi partiti alla volta di Nicoya, sede dell'Associazione Asepaleco con la quale abbiamo instaurato da molti anni un'importante intesa in termini di conservazione delle foreste e di programmi di educazione ambientale con le scuole. Abbiamo infatti visitato come primo atto ufficiale le due scuole dell'isola Venado che sono attualmente gemellate con scuole dei nostri distretti di Sassuolo e Bomporto. Durante questa visita abbiamo potuto conoscere l'importante ecosistema del mangrovieto qui ancora ben conservato e della ricca fauna acquatica presente, nonchè conoscere le problematiche sociali legate alla sopravvivenza della comunità locale dedita prevalentemente alla pesca.
Nei giorni successivi, con un bel trekking tra torrenti, cascate e alberi millenari siamo saliti alla Riserva Karen, nel cuore della Penisola di Nicoya che possiamo un po' considerare la nostra "casa" in Costa Rica. Negli anni passati infatti grazie al contributo nostro e di altri da noi sensibilizzati, abbiamo potuto acquisire quasi 500 ettari di territorio restituendolo alla rigenerazione naturale. Per questa operazione di recupero le Provincie di Modena, Ferrara e l'impresa Lifegate hanno visto riconosciute da certificazioni ministeriali quote di gas serra che saranno assorbite nei prossimi 50 anni. Durante la permanenza nella Riserva abbiamo effettuato controlli sullo stato di conservazione e l'avanzamento della rigenerazione forestale ricavandone dati molto lusinghieri. La massa vegetativa in base alla comparazione con i precedenti anni è considerevolmente aumentata grazie anche alla presenza di porzioni intatte del preesistente bosco per il concetto della ferita che si rimargina più velocemente a contato di tessuto sano. Abbiamo visitato tutta la Riserva percorrendo i nuovi sentieri tra cui il sentiero che è stato dedicato alla Provincia
di Modena. Ci è stato mostrato da Luis Mena, biologo e attuale presidente di Asepaleco, una nuova porzione di territorio di circa 30 ettari che ci è stato chiesto di acquisire per l'importanza strategica che riveste nel completare la superficie territoriale della Riserva che diventerà un importante corridoio biologico. Il biologo ci ha anche informato della scoperta di nuove specie nella Riserva e del riavvistamento di specie da tempo scomparse. Voglio anche ricordare che grazie al manto forestale della riserva è possibile conservare un'importante bacino imbrifero che permette l'alimentazione idrica di molte comunità circostanti e approvvigionare di acqua la stessa isola Venado. Tra i lavori di manutenzione svolti, abbiamo provveduto a togliere il filo spinato che ancora separava l'area dell'ultima proprietà acquisita e riverniciato completamente il centro di educazione ambientale costruito cinque anni fa con un nostro finanziamento.
Alla fine della permanenza abbiamo visitato le altre quattro scuole coinvolte nel progetto a cui abbiamo portato il materiale prodotto dalle scuole di Sassuolo e Maranello con esse gemellate, che ci hanno accolto con calorose e simpatiche cerimonie allietate da danze e canti tipici. Nell'ambito di questi scambi, che hanno dimostrato la loro validità ed importanza con riconoscimenti anche a livello istituzionale, prevediamo entro quest'anno di effettuare un nuovo viaggio portando i bambini di una scuola di Costa Rica in Italia.
La permanenza nella penisola di Nicoya è terminata con un fine settimana di conoscenza nella Riserva Assoluta di Cabo Blanco che oltre ad essere un gioiello di natura ha il valore storico di essere la prima riserva istituita in Costa Rica.
Senza nessun giorno di sosta siamo ripartiti alla volta di Nicaragua entrando nel Paese con una magnifica navigazione immersi nella splendida natura riparia del Rio Juan e Rio Frio, confini naturali tra i due Paesi.
L'imbarcazione che ci ha traghettato è la stessa della Fundacion del Rio che dalla cittadina di San Carlos sul lago di Nicaragua ci ha poi portato all'isola di Mancarroncito nell'arcipelago delle Solentiname.
Qui abbiamo soggiornato nella stazione biologica la cui costruzione è ormai giunta al termine. Siamo stati accolti con calore dalla piccola comunità locale che già l'anno scorso ci ha visto partecipi nella costruzione della scuola. La povertà di questa gente che vive di sussistenza coltivando un po' di riso, fagioli e mais, non toglie nulla alla loro voglia di vivere ed essere allegri in mezzo ad una natura rigogliosa e ancora in gran parte inviolata ed il sorriso dei bambini che hanno accolto il nostro materiale didattico ed i regalini inviati loro dagli amichetti modenesi ci ha dato una forte carica e speranza per credere alla possibilità di un mondo diverso.
Abbiamo visitato l'isola e le nuove porzioni di foresta acquisite recentemente alla Riserva Biologica che ora copre una buona parte dell'isola e abbiamo verificato le condizioni di un'area da recuperare che speriamo di poter acquisire prossimamente con nostri fondi. Nei giorni passati a Mancarroncito abbiamo anche partecipato all'approntamento e verniciatura dei banchetti per i 25 scolari della scuola che ancora ne erano privi ed ai lavori terminali della stazione biologica che con una nostra donazione potrà avere finalmente il collegamento idrico con il pozzo già costruito.
Oltre al materiale didattico abbiamo distribuito anche il materiale sanitario ed il vestiario portati appositamente dall'Italia. Prima della nostra partenza, la comunità di Mancarroncito si è fatta portavoce attraverso la propria rappresentante di alcune istanze per chiederci di aiutarli a migliorare le precarie condizioni di vita ed in seguito a ciò abbiamo discusso con il Presidente di Fundacion del Rio, Antonio Ruiz, un piano d'azione per attività ecosostenibili da realizzare nell'isola.
Durante una piccola cerimonia ufficiale abbiamo firmato l'accordo di cooperazione con Fundacion del Rio che ci impegna reciprocamente sui fronti della conservazione, dell'educazione e dello sviluppo sostenibile.
Da Antonio ci è stata anche consegnata la raccolta di disegni e dipinti realizzati dagli scolari di Mancarroncito durante il corso di introduzione alla pittura che abbiamo finanziato lo scorso anno pagando un'artista della famosa scuola di pittura "primitivista" delle Solentiname che fu creata dal noto artista e teologo della Liberazione Ernesto Cardenal. Abbiamo anche avuto in regalo un bellissimo quadro della pittrice che metteremo prossimamente all'asta per raccogliere fondi per il progetto Mancarroncito.
L'esperienza sull'isola nicaraguense è stata molto interessante e formativa in quanto ci ha permesso di discutere con Fundacion del Rio le problematiche e le prospettive per il possibile sviluppo di una piccola comunità rurale nell'ambito di un progetto di conservazione. Al ritorno a San Carlos abbiamo visitato la sede di Fundacion del Rio e "Rajito de Sol" il centro di recupero per i bambini e ragazzi "di strada" gestito e finanziato dall'Associazione che ha ridato loro la speranza di un futuro.
Incontro con l'Ambasciatore Italiano
Rientrati in Costa Rica, siamo ripartiti il giorno seguente alla volta di Cahuita sulla costa atlantica. Qui abbiamo soggiornato due giorni prima di recarci all'interno, nella Riserva indigena Cabecar Talamanca per l'ultima parte del lavoro da svolgere.
Durante la permanenza a Cahuita abbiamo visitato l'omonimo parco, famoso per la barriera corallina che abbiamo potuto esplorare con un'immersione di snorkeling constatando che dopo il degrado subito negli anni passati per problematiche legate alle estensive coltivazioni di banane (rilascio di limo che uccideva il corallo), vi è ora una graduale rigenerazione dovuta ad un più oculato sfruttamento del terreno.
Durante la visita alla nuova sede del parco alla cui costruzione abbiamo negli scorsi anni contribuito, abbiamo avuto l'opportunità di incontrare l'ambasciatore italiano Dott. Sampoli e la sua signora in visita al parco.
Durante il cordiale incontro abbiamo illustrato dettagliatamente al nuovo ambasciatore l'attività svolta in quindici anni di cooperazione in Costa Rica dalle Gev di Modena affiancate dalla Federgev Emilia Romagna. L'ambasciatore è rimasto molto colpito ed interessato dai nostri progetti innovativi di interscambio con le scuole e di acquisizione e vincolo di aree da riforestare in seguito all'accordo esclusivo che Gev Modena -Foreste per Sempre ha stipulato con il Ministero dell'Ambiente attraverso Fonafifo, per la promozione e realizzazione di pagamenti di servizio ambientale con relative
certificazioni ministeriali per le quote di gas serra assorbite. Abbiamo spiegato come tali certificazioni vengono offerte alle imprese ed istituzioni italiane seguendo le direttive del protocollo di Kyoto.
L'ambasciatore ha promesso di visitare con la sua consorte i nostri progetti durante la prossima missione.
Il giorno seguente abbiamo visitato la riserva di Gandoca Manzanillo famosa per l'arrivo delle tartarughe marine a deporre le uova dove già abbiamo partecipato con i nostri volontari a permanenze di vigilanza e controllo dell'emozionante evento biologico.
Controllo delle Aree indigene sottoposte a pagamento di Servizi Ambientali
L'importante appuntamento che ci aspettava nella riserva indigena ci ha visto per tre giorni impegnati con i funzionari e tecnici del MINAE e di Fonafifo e gli stessi indigeni nel controllo delle aree di rigenerazione forestale che abbiamo vincolato negli scorsi anni grazie al contributo di Life Gate - Impattozero®.
Il controllo è consistito nel percorrere il perimetro delle aree vincolate controllato con i GPS e constatare l'effettiva messa a riforestazione delle stesse, riprendendo da punti fissi immagini nelle direzioni cardinali che saranno computerizzate per i successivi controlli e paragonate alle immagini satellitari già in nostro possesso. Ogni area deve essere delimitata da un "carril" e da apposita tabellazione ed avere zone in cui sono state messe a dimora nuove piante autoctone.
Le aree controllate la cui estensione raggiunge circa trecento ettari hanno mostrato l'impegno dell'associazione indigena nel rispettare gli accordi stipulati e la credibilità che abbiamo potuto costruire
con queste popolazioni naturalmente diffidenti per i tragici trascorsi del passato.
Abbiamo già anche potuto visionare nuove aree che ci apprestiamo a sottoporre a nuovi accordi di vincolo.
Non possiamo che essere soddisfatti ed orgogliosi di quanto abbiamo potuto realizzare con impegno e fatica ben consci che il nostri operato trascende ormai il semplice volontariato ma costituisce un esempio di quanto può essere sperimentato e realizzato nelle relazioni Nord -Sud del mondo. Intendiamo infatti superare un atteggiamento semplicemente solidaristico ma responsabilizzare i nostri interlocutori ad un partenariato che ci veda soggetti partecipanti con uguali diritti ed uguali responsabilità di fronte ad un bene comune, l'ambiente, che ora non può più transigere dall'avere riconosciuti connotati di globalità.
Dario Sonetti
Coordinatore Cooperazione internazionale
Gev Modena - Foreste per Sempre